2018 Edition - AARBA

Proceedings of the 12th European Conference of Behavior-Based Safety (B-BS) and Performance Management (PM)

Symposium 1: Managing without supervising: how to control safe behaviors and performances in driving and in other lone jobs – Como, June 14, 2018

Introduzione: il problema dei lavoratori isolati

Fabio Tosolin (AARBA)

Abstract

Da oltre quarant’anni la Behavior Analysis è applicata con successo non solo in ambito clinico ma anche in quello lavorativo. L’Organizational Behavior Management (OBM), ovvero il ramo dell’Analisi del Comportamento che si concentra sulla realtà delle organizzazioni, ha visto grandi sviluppi e applicazioni soprattutto per quanto riguarda i due protocolli noti come Behavior-Based Safety (B-BS) e Performance Management (PM).
In entrambi i casi però, ci sono alcune situazioni in cui uno degli step portanti dell’intervento comportamentale, ovvero il processo di osservazione, è ostacolato dalla natura di alcuni lavori che si basano su uno sporadico contatto con altri membri della medesima organizzazione. Per far fronte alle problematiche legate al monitoraggio e all’erogazione di feedback in caso di lavori isolati vengono dunque implementate alcune accortezze. In questa presentazione sarà fornita una panoramica in questo senso.

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Self-management with Self-reinforcement: The Fitbit Phenomenon

Janis Allen (Performance Leadership Consulting)

Abstract

Most people like to experience a feeling of accomplishment. When a person works solo, or in a remote location from his or her co-workers, how can we arrange for that person to both perform “accomplishment” behaviors, and then to receive the positive reinforcement that we know will keep those behaviors coming?

The tools to achieve solo accomplishment and reinforcement are:

  1. A self-tracking tool created by collaborating with the employee
  1. A schedule for that person’s supervisor to review the data and give positive reinforcement, creating the expectation that the solo worker can feel proud when he’s alone, knowing that his supervisor will express pride in his accomplishment later

Think of your own “to-do” list. How do you feel when you can strike something off your list as completed? Or your exercise tracker: think how good you feel when you look at your steps and see that you’re close to your daily goal, or exceeding it? You can coach your solo performer to design a feedback tool that makes self-reinforcement easy and leads to pride in self-tracking his or her accomplishments.

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Sicurezza e lavori in solitaria: il valore dell’auto osservazione

Steve Roberts (Safety Performance Solutions)

Abstract

L’intervento è un’introduzione a un tema complesso come quello delle auto-osservazioni comportamentali per i lavoratori isolati all’interno del processo di BBS. Verranno trattati i principi di base così come un caso studio su piccola scala che ha coinvolto gli auto trasportatori di un’azienda di distribuzione di bevande.

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BBS-D: l’applicazione che aiuta la sicurezza alla guida di auto e camion

Gianluca Ghezzi (AARBA)
Davide Mazzola (AARBA)

Abstract

“Andando a lavorare, concentrati sulla strada – non sul lavoro” – JAMES “JIM” ROHN. La realtà odierna, purtroppo, non è propriamente questa per coloro che per professione si trovano a dover percorrere quotidianamente lunghi tragitti, accompagnati soltanto dalla propria coscienza e dagli insostenibili ritmi imposti dal mercato. Stanchezza, distrazione ed eccesso di velocità sono le principali cause di incidenti tra i conducenti di autocarri e vetture aziendali. Gli incidenti stradali, di cui 1623 mortali per il solo anno 2017 (fonte ISTAT), sono la principale causa di decesso sul posto di lavoro nei paesi industrializzati, oltre che un ingente onere per le aziende, in termini di spese di riparazione, risarcimento e cattiva visibilità sociale. Al fine di prevenire l’insorgere di tali problematiche, Heineken – realtà virtuosa che negli ultimi anni ha implementato il protocollo B-BS nei propri stabilimenti produttivi, riscuotendo notevoli successi dal punto di vista della riduzione degli infortuni e dello sviluppo di una cultura della sicurezza – in collaborazione con l’azienda di consulenza Behavioral Technologies, ha messo a punto l’applicativo per smartphone Behavior Based Safety – Driving (BBS-D) in grado di misurare alcune variabili oggettive del comportamento alla guida, quali accelerazioni, frenate e velocità, ed erogare un feedback positivo o correttivo immediato, a seconda del comportamento rilevato, valutato per confronto con i limiti di velocità e con i limiti di accelerazioni longitudinali e trasversali indicativi di una guida sicura. Attraverso la funzionalità di sintesi vocale speech-to-text dello smartphone, BBS-D richiede la compilazione di una checklist comportamentale che fornisce al conducente la possibilità di auto-osservarsi. Inoltre, l’applicativo dispone di un sistema integrato di gestione degli obiettivi giornalieri a cui può essere collegato un sistema di token economy, gettoni virtuali ottenibili e collezionabili a seguito di determinati comportamenti di guida sicura e che garantisce accesso ad un sistema a premi. Il livello a cui sono giunte le tecnologie moderne e la sempre maggiore disponibilità di strumenti fruibili su grande distribuzione, fanno ben sperare per il futuro di BBS-D; si pensi alla possibile integrazione dell’app con i media cockpit delle automobili, oppure al contributo nella verifica di attendibilità delle risposte della checklist comportamentale, che sistemi ausiliari a basso costo, quali sensori e rilevatori, potrebbero consentire. Nell’intervento i relatori presenteranno l’applicazione, le sue basi scientifiche e gli sviluppi futuri.

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Progetto TIPIS – Tecniche Innovative per la Prevenzione di Incidenti Stradali

Domenico Pizzorni (MIPIGE)

Abstract

Gli incidenti stradali sono il risultato di comportamenti sbagliati che, tuttavia, possono essere corretti con metodi scientificamente provati. Il progetto, patrocinato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha lo scopo di utilizzare le tecnologie disponibili e le metodologie professionali di addestramento per ottenere modifiche permanenti nei comportamenti dei guidatori, con la finalità di sviluppare stili di guida più sicuri e più responsabili. Nel Progetto TIPIS, con la collaborazione di AARBA, saranno applicate le moderne tecniche di addestramento professionale (che fanno uso di tecniche come la BBS il Precision Teaching e il Performance Management) alla guida di automezzi, usando le moderne tecnologie. Con la collaborazione di Toccafondi Multimedia, sarà realizzato un nuovo tipo di simulatore di guida che consentirà di erogare “feedback" positivi ai comportamenti corretti. Parimenti, mediante le tecnologie già disponibili (es: Smartphone, sensori, ecc.) e, in molti casi, già presenti a bordo (on board unit), saranno raccolti dati e forniti “feedback" – in piena sicurezza – anche nella guida reale. Il tutto sarà governato da una Piattaforma Cloud in grado di raccogliere ed elaborare i dati e fornire agli utenti la rappresentazione sempre aggiornata dei loro miglioramenti. La finalità di questa iniziativa è di costruire un campione statisticamente rappresentativo della popolazione italiana che guida per studiare, su base scientifica, i comportamenti (mani sullo sterzo, occhi sulla strada, distanza di sicurezza, frenate brusche, accelerazioni aggressive, ecc.) e, di conseguenza, adottare le tecniche più efficaci per migliorarli. Il progetto si svilupperà in tre fasi:

  1. PROTOTIPO – Sviluppo simulatore e comunicazione con la Piattaforma Cloud
  2. DIMOSTRATORE – Test pilota su 4 siti con 120 utenti
  3. APPLICATORE – Distribuzione su 20 siti, 1200 – 1500 Utenti (campione statistico)

I risultati del progetto TIPIS saranno:

  • Disponibilità di un campione statisticamente rappresentativo della popolazione italiana alla guida
  • Monitoraggio, classificazione e valutazione degli stili di guida
  • Raccolta e classificazione dei “quasi incidenti” e valutazione della propensione ai rischi
  • Fornitura di dati correlabili con le statistiche incidentali nazionali e con le mappe di rischio
  • Individuazione e valutazione delle più opportune azioni di formazione, addestramento, motivazione ed incentivazione a comportamenti più responsabili e più sicuri
  • Ottimizzazione e miglior indirizzamento degli investimenti sulle infrastrutture e sulla comunicazione e, in generale, sulle politiche per la sicurezza stradale

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Proceedings of the 12th European Conference of Behavior-Based Safety (BBS) and Performance Management (PM)

Plenary Session – Como, June 15, 2016

Leadership VS Management

Jonathan Krispin (Valdosta State University)

Abstract

Stogdill (1974) asserted that there were as many definitions of leadership as there were people trying to define it.  This difficulty in establishing a clear definition of leadership is evident among behaviorists as well, despite our penchant for definitional precision. Some behaviorists have defined leadership as effective application of operant principles leading to organizational success of some sort, while others have simply adopted the position that leadership consists of behaviors exhibited by leaders, adding problem-solving, decision-making, and using verbal behavior to articulate organizational rules to the effective application of operant principles.  Similarly, behavior analysis has struggled to define the distinction between manager and leader.  The most common criterion for identifying a leader appears to be relative position on the organization chart; the superior, or manager, is designated as leader, while the subordinate is designated as follower.  In this talk, Dr. Krispin will present a new conceptualization of leadership and management as complementary sets of behaviors explained in the three-term operant contingency.  Simply stated, management behaviors are those related to organizational mechanics and are operations performed on the antecedent side of an operant response, while leadership behaviors are those related to behavioral dynamics and, therefore are those operations performed on the consequence side of an operant response in an organizational context.  This assertion will be extended to begin to build a deductive proof of what leadership must be.

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What do my men think about safety? What to know and how to act for affect safety culture

Steve Roberts (Safety Performance Solutions)

Abstract

This presentation highlights over 20 years of Safety Culture Assessments, including information from more than 300,000 responses from our Safety Culture Survey from hundreds of organizations, structured employee interviews and assessments of safety management systems, and leadership behavior assessments. Although most employees feel leaders truly care about safety, there is still much that employees expect of management to help build an ideal safety culture, such as showing up in person at site locations instead of primarily relying on reports from others, getting out of the meeting rooms and into the production/operations/field areas to see first-hand the conditions, equipment, and procedures employees must experience in order to perform their jobs, and ensuring the needed tools/equipment, personnel, and other resources not only allow, but also encourage work to be performed safely. Comments from employee interviews will also be highlighted, demonstrating the level of emotion and honest feelings employees are sometimes fearful to express directly to management. Common sources of misunderstandings between front line employees and organizational leadership will also be discussed.

From the Dark Side to the Bright Side: The Power of Social Reinforcement & Tips for Doing It Right

Janis Allen (Performance Leadership Consulting)

Abstract

Social (non-monetary) person-to-person positive reinforcement is powerful to motivate positive employee behaviors because it can be given immediately after the desired behavior, and on a dramatically more frequent basis (even daily and hourly). It also builds positive bonds with co-workers.

Social reinforcement can be in the form of:

  1. Speaking brief words of approval
  2. Listening to an employee’s “success story” without interrupting
  3. Walking the work area to make eye contact, point to an employee’s behavior or result, and smile
  4. Making a positive comment written on a report or graph, or a star drawn around a good result number

Learn creative ideas for social positive reinforcement (based on the speaker’s book You Made My Day: Creating Co-Worker Recognition & Relationships)

BBS + 5 Lean Tools: Make the process safer, then R+ the newer & safer process behaviors

Michael McCarthy (SustainLeanGains.com)

Abstract

In the methodology of Behavior-Based Safety, we aim to reinforce safe workplace behaviors, which in turn prevent accidents. Observation data of safe behaviors become the leading indicator of a safe workplace, while accident rates are the lagging indicator. In the methodology of Lean Manufacturing, we aim to change the actual processes and tasks of the workplace to make them safer and easier for the worker. A virtuous by-product is that the production process itself becomes more reliable and faster. Adherence to improved work processes is known as Standard Work and is the leading indicator for an effective workplace. Quality products delivered on-time are the lagging indicator. Often BBS looks only at established safety procedures and protocols for safe behaviors to observe and reinforce. Lean looks at the work process itself and asks, “how can this be done more safely?” “how can we make this task easier?” “how can we change the sequence of work tasks to make it easier to do it safely?” In this way, Lean changes the behaviors themselves. However, even when Lean tools demonstrate a better sequence of tasks/behaviors, workers often tend to stick to the old way of doing things. A better process yields zero results if it is not used. Solution: a marriage of Lean process change methodology with BBS methodology of positive reinforcement of new behaviors = new safer process behaviors reinforced to habit strength. This presentation offers 5 Lean tools that can be profitably paired with BBS for better results.

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La punizione dei comportamenti insicuri: ultima ratio o metodo standard? Come e quando usare strategie avversive nella BBS

Fabio Tosolin (AARBA)

Abstract

Che la tecnica necessaria per aumentare i comportamenti di sicurezza sia il rinforzo positivo è ormai noto, nonché ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica. Questo però si trova spesso a convivere, soprattutto in Italia, con l’imposizione di un metodo ispettivo-sanzionatorio, che obbliga datori di lavoro e preposti a punire i propri colleghi in caso di inottemperanza delle norme di sicurezza. Questo intervento mira a sottolineare ancora una volta la necessità di introdurre un sistema premiante per ottenere dei risultati di sicurezza eccellenti, ma vuole anche evidenziare quali sono i casi in cui è opportuno fare ricorso a un sistema “punitivo”. Le procedure aversive conosciute e studiate dalla Behavior Analysis sono feedback negativo (o correttivo), punizione positiva, punizione negativa ed estinzione. Tutte queste procedure hanno un solo effetto: ridurre la probabilità di emissione dei comportamenti pericolosi. Questo implica che il comportamento pericoloso non sia per forza sostituito da quello sicuro e che quindi non si ottenga nessun aumento dei livelli di sicurezza in azienda. Inoltre è molto probabile che il comportamento rimosso si ripresenti ogni qual volta il lavoratore non si senta osservato dai propri superiori. È quindi molto importante conoscere a fondo pro, contro e implicazioni d’uso di ciascuna procedura di controllo comportamentale, nonché comprendere i casi in cui è opportuno ricorrere all’uso di un sistema sanzionatorio.