Strategie per incidere nelle istituzioni e nell’accademia
Connettere ricerca di base e applicata, tradurre libri, scrivere articoli, divulgare le scoperte su riviste non specialistiche, lavorare in diversi campi nella consapevolezza di fare parte di un unico riferimento culturale.
Granada, 26 novembre 2011 – Queste sono le vie illustrate dalle personalità più autorevoli al mondo della Behavior Analysis per aumentare l’impatto della scienza nella vita delle persone. Di seguito un estratto dei loro commenti espressi durante la tavola rotonda di chiusura del 6° Congresso Mondiale di ABA International tenutosi a Granada.
Ci sono dei campi di contatto con altre scienze: coltiviamoli, ma manteniamo sempre l’indipendenza e l’autorevolezza della Behavior Analysis. Deve essere considerata come una scienza naturale a parte. E ricordiamoci che esiste solo una Behavior Analysis: siamo stati molto efficaci con l’autismo, ma dobbiamo estendere il lavoro in altre aree. Possiamo influenzare pubblicando le scoperte dei nostri esperimenti in riviste che non sono specialistiche. Così a chiunque contraddica quello che facciamo, potremo sempre replicare “show me your data”.
Erik Arntzen (University of Oslo), Norvegia
C’è molta differenza nel modo in cui la BA si è diffusa in UE rispetto agli USA. Dobbiamo fare cose diverse rispetto ai nostri colleghi negli Stati Uniti: io suggerisco tre strategie. Primo: Dobbiamo dare due percorsi totalmente diversi alla psicologia e alla BA, specificando che la BA serve a risolvere tutti i problemi del comportamento. Potrebbe sembrare arrogante ma è solo quello che facciamo. Secondo: Dobbiamo fare più applicazioni diversificate. Terzo: Dobbiamo collegare di più la ricerca di base con quella applicata, perché oggi sono su 2 piani staccati. Io mi stupisco sempre a ogni congresso quando scopro le applicazioni e gli avanzamenti di coloro che trasferiscono le conoscenze teoriche in applicazioni pratiche.
Maria Xesus Frojàn Parga (Universidad Autónoma de Madrid), Spagna
Abbiamo istituito un master degree, con i migliori Behavior Analyst del mondo come docenti, che produce 40 laureati ogni anno. Il nostro problema è “dove andranno a lavorare” perché i centri sono ancora pochi. Stiamo iniziando a lavorare con l’Arabia Saudita: ma dobbiamo starci stabilmente, non solo per il tempo di un corso di formazione. Stiamo creando programmi di dottorato in cui i dottorandi stanno fuori per lungo tempo, non solo nel campo dell’autsimo.
Linda Hayes (University of Nevada), USA
Siamo in un momento particolare nel mondo occidentale: i nostri sistemi educativi stanno fallendo, ci sono sempre più depressi, i comportamenti economici di risparmio e le banche stanno precipitando. Sono i nostri governi stano cercando un cambiamento comportamentale, ma i behavior ananlyst non sono della partita di chi consulta e decide.
Fergus Lowe (Bangor University), Regno Unito
Io vedo un principale ostacolo alla nostra rivoluzione. La maggior parte degli psicologi sono di orientamento cognitivista e tutti pensano a come funziona la mente e l’introspezione e veniamo confusi con loro. Noi dobbiamo ribadire il nostro studio esclusivo del comportamento. E poi dobbiamo insegnare a insegnare perché abbiamo sviluppato tante tecniche efficaci per apprendere.
Joseph Pear (University of Manitoba )
Io sono un po’ più ottimista. Le nostre pubblicazioni si stanno moltiplicando. Stiamo connettendoci con altre discipline come l’economia e lì possiamo davvero incidere con la modificazione dei comportamenti economici.
Kurt Salzinger (Hofstra University, Hempstead, Stato N.Y. ) USA
50 anni fa Skinner ci regalò 2 Skinner box, da quel tempo stiamo facendo tanto per lo siluppo della Behavior Analysis come disciplina. Vi illustro la strada che ci ha condotto ad avere 921 membri attivi nella nostra associazione: abbiamo tradotto libri dall’inglese alla lingua locale, invitato i maggiori esperti a parlare nei nostri congressi, i nostri studenti hanno condotto il loro dottorato nelle migliori università straniere, abbiamo scritto libri e articoli . Grazie a questo noi siamo uno dei chapter più attivi e importanti e il compianto Masaya Sato è stato presidente ABAIdal 1997 al 2001. Molti di noi, si specializzano come terapeuti o ricercatori: è limitativo perché dobbiamo fare tutte due le cose. Secondo noi, poi, la Behavior Analysis deve stare all’interno delle facoltà di psicologia e imporre il metodo scientifico a chiunque voglia studiare il comportamento o insegnare.
Naoko Sugiyama (Ymawaki Gakuen College), Japan
In Francia le terapie cognitivo-comportamentali stanno avendo molto più successo e pazienti di 20 anni fa in una cultura dove la psicoanalisi ha avuto il dominio. Abbiamo fatto dei compromessi con il cognitivismo, ma oggi le terapie sono molto più comportamentali che altro. Mi sento di suggerire 2 strategie: aumentiamo la collaborazione tra Behavior Analysis e altre discipline che non siano psicologia. E non fermiamoci al condizionamento operante, ma spieghiamo tutte le scoperte dell’analisi del comportamento
Francois Tonneau (Università di Guadalajara), Francia
Ci sono delle contigenze da cambiare per esportare la Behavior Analysis in altri campi come schizofrenia, disturbo bipolare. Che cosa stiamo facendo per cambiare? Ci dovrebbero essere premi per chi fa grandi ritrovamenti, e numeri speciali delle nostre pubblicazioni per divulgare la materia. In Spagna per esempio, ci sono 20-25 professori a orientamento comportamentale, ma hanno pubblicato solo 15 articoli su JABA, JEAB… troppo pochi! Mettere più connessioni tra ricerca di base e applicata darà grandi risultati: a Manitoba il nostro programma di dottorato di ricerca di base è pagato in parte grazie a una ricerca applicativa. Noi assicuriamo al mondo delle aziende la rigorosità del nostro metodo.
Jarvier Virues Ortega (University of Manitoba), Spagna
Ci siamo accorti che stavamo facendo tanto lavoro in tanti campi diversi. Poi ci siamo accorti di remare tutti dalla stessa parte e ora lavoriamo tutti assieme.
Carlos Aparicio (Savannah State University), Mexico