Guariniello: “Per la sicurezza, la Cassazione chiede alle aziende formazione efficace e un aggiornamento scientifico su base mondiale”
Il procuratore della Repubblica di Torino interviene al 9° Congresso Europeo di OBM e BBS
Di Alessandro Valdina
Bologna, 14 ottobre 2015 – La nostra giurisprudenza ribadisce in diverse sentenze che solo una formazione efficace – e non formalmente ineccepibile – assolve agli obblighi di legge in materia di sicurezza sul lavoro. Inoltre, per esprimere i suoi giudizi, il magistrato deve riferirsi al sapere scientifico che “tende a prevalere” sulla norma quando questa – come spesso accade – rimane indietro rispetto alle scoperte tecnologiche. Ha insistito e argomentato a lungo su questi due punti il procuratore della Repubblica Raffaele Guariniello nel suo intervento durante il 9° Congresso Europeo di Analisi del Comportamento Applicata alle Organizzazioni (OBM) e alla Sicurezza (BBS), organizzato da AARBA in collaborazione con Fondazione Aldini Valeriani e Unindustria Bologna.
Alla fine del suo intervento, a chi dal pubblico ha chiesto in che modo le aziende devono fare formazione perché sia efficace, il procuratore ha risposto: “Quando i magistrati affrontano questi temi, si affidano a dei consulenti tecnici per capire se la soluzione è valida o no. Mai mi sentirei di dire che bisogna usare un metodo piuttosto che un altro, non è il mio ruolo. Sono argomenti troppo tecnici perché un magistrato possa sapere tutto. Per esempio ad alcuni consulenti tecnici, ho chiesto a riguardo della qualità degli strumenti di misurazione degli stress lavoro correlato e fino adesso nessuno di loro mi ha detto che il metodo adottato da quell’azienda fosse adeguato”. Al procuratore è stato anche chiesto un parere riguardo a osservazioni e rinforzi, uno degli elementi fondativi della Behavior-Based Safety, tema del congresso. “È un falso mito o è invece vero che l’azienda assolve l’obbligo di sorveglianza solo se agisce disciplinarmente contro il lavoratore che contravviene alle direttive aziendali?”, ha chiesto uno dei partecipanti in sala. “Non sarebbe meglio applicare queste tecniche – dimostrate scientificamente – in cui il lavoratore è osservato e rinforzato molto spesso per i suoi comportamenti sicuri?”. “Va benissimo”, ha detto sorridendo il procuratore, guadagnandosi l’applauso della sala. Di seguito sono riportati ampi stralci del suo intervento dal titolo “Scienza e Giurisprudenza”.
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