Certificazione e qualificazione sono parole che attengono alla burocrazia, non alla Scienza. Nessuna affermazione in tema di B-BS può essere considerata “vera” in quanto patrocinata da un ente di certificazione o da un accademico, per quanto autorevoli.
Per la scienza, un processo di previsione e controllo dei comportamenti di sicurezza può essere considerato efficace solo se dimostrato sperimentalmente. E la B-BS ha più di 600 esperimenti a suo supporto (Carrara, 2011).
Viceversa, i sistemi di certificazione formali, basati sul rispetto di linee guida, norme o attività periodiche non hanno alcun potere probatorio in merito all’efficacia dei processi in atto nel migliorare i comportamenti di sicurezza, le condizioni di sicurezza e – cosa più importante – gli indici infortunistici.
Per questo motivo A.A.R.B.A. e Cambridge Center for Behavioral Studies (www.behavior.org) in collaborazione con due enti di certificazione seri come RINA e TÜV Italia hanno affrontato la sfida di stilare i requisiti di un processo basato non solo sulle attività ma anche sui risultati ottenuti in termini di riduzione di infortuni e medicazioni.
Questi requisiti oggi sono stati pubblicati da A.A.R.B.A. e CCBS (B-BS Process Requirements e sono a disposizione di enti di certificazione che vogliano capire che cosa andare a vedere per valutare un processo B-BS e la sua efficacia;
Gli enti di certificazione interessati a certificare secondo questi requisiti possono contattare A.A.R.B.A. (segreteria@aarba.it) o CCBS e avviare un percorso di collaborazione così come già fatto da RINA e TÜV Italia, già oggi abilitati a certificare Processi B-BS secondo questi requisiti.